La Famiglia Rossi


Novità discografiche Nome : LA FAMIGLIA ROSSI

Genere : Pop rock

Titolo del CD : VS tutti

Prodotto da : Lampo / Venus

Mail : bloomout@bloomout.org
Web : www.lafamigliarossi.com

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"LA FAMIGLIA ROSSI VS TUTTI", realizzato durante l'estate 2006, in collaborazione con l'ineffabile Alberto Bonardi, è un disco nervoso ed eclettico, pieno di piccoli esperimenti e di collaborazioni. Insomma, come afferma tra il serio ed il faceto il prof. Amadori, questo disco è "un concentrato di osservazioni sociologiche", sciorinato a tempo di rock e raccontato nell'ormai consolidato stile famigliarossi: ironico, scanzonato, caciarone, ma sempre attento a non scollegare del tutto il cervello prima di cantare.... Ascoltare per credere! (N.S. 16 Maggio 2007)


Biografia


FOTO E BIOGRAFIA NON PERVENUTE La FAMIGLIA ROSSI nasce nel secolo scorso, e precisamente nel 1994, nasce per gioco, come per gioco continua tuttoggi. Vittorio Rossi (a quel tempo informatore medico e naturalista mancato), volendo sfangare una vacanza gratuita sull'isola di Capraia, coinvolgeva Carlo Rossi (educatore e speaker, con un passato recente nella discografia italiana) nella creazione di un improbabile duo tra l'unplugged ed il cabaret, a nome "Vitto e Alloggio". Ritornati nella natia Bergamo però, i due decidono di dare un seguito all'impresa, assoldando altri scapestrati reclutati nelle più infime bettole della città; si tratta di improvvisare perlopiù performances dionisiache nei locali della provincia orobica, compito per il quale si rivela subito adatto Marcello Rossi (zoologo perdigiorno e batterista).

È proprio in una di queste serate (a sostegno della prima campagna-abbonamenti di Radio Popolare), che, per la prima volta, usano il nome di cui all'homepage (che nome? "Lafamigliarossi", zucconi!). Sebbene ancora non lo sappiano, i tre hanno appena dato origine ad una lunga e sconclusionata catena di eventi... Per l'occasione hanno ingaggiato Paolino, un bassista che, dopo questa prima prova, abbandona per sempre il gruppo e lo strumento, per diventare il copertinista di tanti dischi di successo (se siete arguti, potreste rintracciarlo anche nei credits di un certo disco del 2007...).

Gil altri invece, dotati di meno buon senso, insistono, e sostituiscono il futuro Andywharroldelleorobie con Matteo Rossi (studente e bassista).

Fra una bevuta e l'altra, nel 1995 incontrano, ed immediatamente assoldano a titolo assolutamente gratuito, Nicola Rossi (sassofonista); con lui continuano a scrivere canzoni ed incidono un demotape ormai introvabile (chi ha potuto ascoltarlo assicura che è meglio così!).

Nel 1995 vengono selezionati fra le 12 migliori bands emergenti italiane da Arezzo Wave, partecipano così alla celebre kermesse toscana esibendosi il sabato sera sul "main stage", dal quale possono altresì contemplare Villa Wanda, la residenza del Venerabile Licio Gelli (il quale, ad onor del vero, non manifesta alcun apprezzamento per lo show dei guitti lombardi). Conseguenze di questa esperienza sono una fugace apparizione su TMC2/Videomusic (una prece), l'inclusione nella compilation del festival ("Arezzo Wave '95" - BMG) con "La ballata del motociclante" ed una frenetica tournè italiana, durante la quale trovano il tempo per entrare in studio di registrazione, uscendone quasi subito con un mini-cd autoprodotto dal titolo "Il GIOCO È BELLO QUANDO È BELLO" (DischiLAMPO 1996). Tra le canzoni del disco si segnalano "Le ferie" (uno skacustico leggero e frizzante come una gazzosa fresca), una versione swingabilly de "La ballata dell'amore cieco" di Fabrizio Deandrè e la sognante "Solamente sole", un reggae'n'roll sognante che per diverse stagioni aprirà le scalette dei concerti famigliarosseschi

La popolarità suscitata da "Mi sono fatto da solo" fa si aumentare in maniera esponenziale l'attività live, dando modo ai nostri di calcare palchi lusinghieri, come il "Mantova Musica Festival". e di collaborare con artisti importanti, così una band di "dopolavoristi", abituata al solito tran-tran di una trentina di date all'anno, per lo più estive, si trova all'improvviso a dover conciliare i rispettivi impegni con una tournee, a cavallo tra il 2004 ed il 2005, di circa 150 concerti.

Una magnifica esperienza che però richiede una quantità enorme di energia sfiancando letteralmente i musicisti medesimi. Chiusa la tournee di "Discorsi da bar" il gruppo si prende buona parte del 2006 per riposare un po', e soprattutto per riflettere sul futuro artistico della band.

Il confronto vivace e serrato ha portato alla conclusione che La Famiglia Rossi ha voglia di continuare a raccontare e rappresentare lo strano paese in cui viviamo.

Il linguaggio sonoro si fa più decisamente rock, chitarre distorte come se piovesse e ritmi indiavolati, il tutto filtrato dalle lenti dell'ironia, nella migliore tradizione dell'ensemble bergamasco.